Lavorare per il futuro. Azioni di miglioramento del sistema lombardo di orientamento nell'ambito dell'istruzione, della formazione professionale e del lavoro
A cura di Carla Ruffini e Roberta Gagliardi
Nel predispormi a svolgere alcune considerazioni introduttive al volume che contiene i risultati di un progetto importante (Visualizza la scheda del progetto), che propone (dopo averli concretamente ‘testati’ sul campo: e già questa è una cosa rara e particolarmente apprezzabile) un modello di intervento, una metodologia e un set di strumenti per l’orientamento degli studenti delle scuole superiori, non riesco ad eludere quella che a me appare come la questione cruciale del nostro tempo: che è la questione del ripensamento del ‘senso’ e della configurazione dell’orientamento a fronte dello scenario di crisi (economica, occupazionale, professionale, sociale, e che coinvolge quindi ‘inevitabilmente’ in modo decisivo anche l’istruzione, e formazione, e l’orientamento) con il quale da qualche anno dobbiamo tutti ‘fare i conti’, e con il quale realisticamente ancora per un lungo periodo dovremo imparare a convivere.
Siamo infatti entrati in una fase storica, sinteticamente e convenzionalmente definita come ‘tempo della crisi’, nella quale l’orizzonte della incertezza e del rischio evocato da diversi autori (in quella che già è stata definita da molti come ‘società delle transizioni’) risulta ulteriormente ‘dilatato’ dalla evoluzione della crisi economica. Gli effetti di dis-orientamento che derivano da questa situazione sono noti: 'il contesto esterno risulta meno certo e decifrabile, quello che in precedenza appariva un ordine (relativamente) certo viene disconfermato, e ciò ha un impatto rilevante sulla percezione di sé, sulla percezione del futuro, sulla percezione di sé nel futuro'. |